Il museo

 

  Il Museo Golgi nasce il 10 giugno 2006 nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario dell’assegnazione del Premio Nobel per la medicina all’illustre concittadino Camillo Golgi. Inaugurato per iniziativa dello stesso Comune di Corteno Golgi, il primo Nobel per la medicina italiana trova finalmente una collocazione storica e culturale definita, a pochi metri dalla Casa Natale, nella sede del vecchio municipio ristrutturato a museo.

Il Museo si sviluppa su due piani: nel primo piano è ospitata la ricostruzione di un ambulatorio medico di inizio Novecento e la riproduzione del laboratorio istologico di Camillo Golgi in cui sono conservati acidi coloranti, conservanti, microtomi, microscopi, ferri chirurgici, bisturi e una centrifuga a funzionamento manuale.
Al secondo piano vi è la sala didattica pensata per ospitare proiezioni di materiale video dedicato alle principali scoperte di Golgi e dove sono esposti alcuni strumenti medici di inizio Novecento.

Il Museo Golgi conclude, nel miglior modo possibile, il lungo percorso intrapreso dalla comunità cortenese per rendere omaggio al proprio figlio Camillo Golgi. Rappresenta una nuova realtà museale italiana, unica nel suo genere, sia per la ricchezza dei materiali conservati che per l’eccezionalità della figura a cui è dedicato.

  Inserito nella rete dei musei della Valle Camonica, insieme alla Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia, rappresenta l’unico luogo in cui sono conservate ed esposte al pubblico strumentazioni scientifiche d’epoca originali, foto e documenti cartacei che certificano le fasi delle scoperte e delle intuizioni di Golgi.