F.A.Q.

 

Camillo Golgi
Chi era Camillo Golgi?
Che cosa ha scoperto?
Per saperne di più?

Il Museo
Cosa si può trovare esposto nel Museo?
Come si raggiunge il Museo?
Ci sono parcheggi nelle vicinanze?
Quali sono i giorni e gli orari di apertura del Museo?
Quanto costa il biglietto d'ingresso?
È necessario prenotare per visitare il Museo?
Il Museo organizza visite guidate?
Quanto tempo occorre per visitare il Museo?
È possibile scattare fotografie?
Il Museo è dotato di adeguate spiegazioni? Anche per un pubblico in età scolastica?

I dintorni
Ci sono strutture turistiche e alberghiere nelle vicinanze?
Quali altri musei si possono visitare nelle vicinanze?
Ci sono delle trattorie o ristoranti nelle vicinanze del Museo?
Ci sono cibi tipici della zona?
Ci sono altre attrattive nella zona del Museo?
Che cosa è il Sentiero Golgi

 

 

Camillo Golgi

Chi era Camillo Golgi?
Camillo Golgi era un medico chirurgo, nato a Corteno nel 1843. Formatosi a Pavia, nel 1906 gli è stato assegnato il primo premio Nobel italiano per la medicina. Il paese natale è diventato Corteno Golgi nel 1956 in onore dell’illustre concittadino.

Che cosa ha scoperto?
Golgi ha conseguito tre risultati scientifici fondamentali: il primo per importanza è la reazione nera o metodo di Golgi, una tecnica rivoluzionaria che ha permesso per la prima volta nella storia di colorare un'intera cellula nervosa e i suoi prolungamenti, svelandone la complessa morfologia. Questa scoperta ha fruttato a Golgi il premio Nobel a pari merito con un altro famoso studioso, lo spagnolo Santiago Ramón y Cajal, noto perché, grazie alla tecnica di colorazione di Golgi ha identificato il neurone come mattone fondamentale del sistema nervoso.
Il secondo risultato dello scienziato camuno è rappresentato dalla scoperta dell’apparato di Golgi, un organulo fondamentale per le funzioni fisiologiche e nutritive della cellula.
Il terzo, meno conosciuto, è costituito dal contributo che Golgi ha dato agli studi sulla Malaria, identificando nel sangue il ciclo di sviluppo del parassita che la provoca: ricerche che hanno permesso di ottimizzare l’effetto terapeutico del chinino, il farmaco all’epoca utilizzato per combattere la malattia.

Per saperne di più?
Oltre al Museo Golgi di Corteno Golgi, il Museo per la Storia dell’Università di Pavia nella sezione di Medicina offre molte informazioni utili; in particolare la Sala Golgi è dedicata allo studioso. Fondamentali, inoltre, le pubblicazioni Il Nobel dimenticato. La vita e la scienza di Camillo Golgi di Paolo Mazzarello e il catalogo della mostra realizzata a Pavia in occasione dei cento anni dal Premio Nobel, Golgi, Architetto del cervello, a cura di Paolo Mazzarello, Alberto Calligaro, Carla Garbarino e Vanio Vannini.

 

 

Il Museo

Cosa si può trovare esposto nel Museo?
Il Museo si sviluppa su due piani, nel primo piano è ospitata la ricostruzione di un ambulatorio medico di inizio Novecento e la riproduzione del laboratorio istologico di Camillo Golgi, in cui sono conservati vari tipi di reagenti e strumenti tra cui coloranti, fissanti, conservanti, microtomi, microscopi, ferri chirurgici, bisturi e una centrifuga a funzionamento manuale.
Al secondo piano vi è la sala didattica, dedicata alle proiezioni di materiale video sulle principali scoperte di Golgi, dove sono esposti anche alcuni strumenti medici di inizio Novecento.

Come si raggiunge il Museo?
Il Comune di Corteo Golgi si affaccia sulla strada (SS39) che collega il Comune di Edolo al Comune di Aprica.
Provenendo da Bergamo si percorre la strada del Tonale (SS42) che collega Bergamo con Edolo costeggiando il lago di Endine e di Lovere.
Provenendo da Brescia invece si percorre la Sebina Orientale (SS510) che costeggia il lago di Iseo.
Il Museo dista circa un centinaio di chilometri da Brescia e da Bergamo ed entrambi i tragitti sono percorribili in un tempo di circa un’ora e mezza.
Il Museo è raggiungibile anche dal versante valtellinese, da Sondrio, tramite la strada Valtellina (SS38) e il collegamento Aprica-Edolo (SS39).
Dall’autostra A4 le uscite utili sono quelle di Brescia Ovest per chi proviene nella direzione di Venezia e Palazzolo sull’Oglio per chi proviene nella direzione di Milano.

Ci sono parcheggi nelle vicinanze?
Dal parcheggio gratuito del Comune in piazza Venturini, si raggiunge il Museo comodamente a piedi percorrendo una distanza di circa 100 metri.

Quali sono i giorni e gli orari di apertura del Museo?
Il Museo è visitabile solo su prenotazione, tutto l’anno. È possibile fissare l’appuntamento telefonando al numero 3286034943, oppure attraverso l’email museogolgi@gmail.com o tramite la pagina Facebook https://www.facebook.com/museogolgicorteno/.
Per la stagione estiva verranno attivati dei giorni di apertura che potete trovare aggiornati sulla pagina Facebook.

Quanto costa il biglietto d'ingresso?
L'ingresso al Museo Golgi è di 4 euro a persona. Per le scuole il costo è di 3 euro a studente e per gli insegnati ingresso gratuito

È necessario prenotare per visitare il Museo?
Si, la prenotazione è obbligatoria.

Il Museo organizza visite guidate?
L’ingresso al Museo è sempre compreso della visita guidata, per rendere la fruizione più interessante e rispondere a qualsiasi domanda e curiosità.

Il Museo si visita in un'ora circa.

È possibile scattare fotografie?
Si possono scattare fotografie ma è vietato l'utilizzo commerciale delle immagini dei documenti presenti al Museo.

Il Museo è dotato di adeguate spiegazioni?
Anche per un pubblico in età scolastica?

Il Museo è ricco di didascalie, fotografie e pannelli didattici che spiegano in modo chiaro le scoperte di Camillo Golgi e le strumentazioni esposte. Inoltre, è visibile un video che ne ripercorre la vita e gli studi.

 

 

I dintorni

Ci sono strutture turistiche e alberghiere nelle vicinanze?
La Valle di Corteo e il Comune di Corteo Golgi sono zone ricche di strutture turistiche e alberghi, aziende agrituristiche e bed&breakfast, utile consultare il sito del Comune di Corteo Golgi (www.comune.corteno-golgi.bs.it) alla voce “Turismo”.

Quali altri musei si possono visitare nelle vicinanze?
L’offerta culturale è molto ricca. In pochi chilometri sorgono il Museo didattico di Arte e vita Preistorica di Capo di Ponte, il Museo archeologico di Valle Camonica di Cividate Camuno il Museo Etnografico del ferro, delle arti e tradizioni popolari, Fucina Museo di Bienno, il Museo Etnografico di Ossimo, il Civico Museo Etnografico del Ferro Le Fudine di Malegno. Inoltre sono visitabili numerosi pievi, chiese e monasteri di rilevanza storica della zona, utile consultare il sito del Sistema museale di Valle Camonica (www.vallecamonicacultura.it).

Ci sono delle trattorie o ristoranti nelle vicinanze del Museo?
Nel Comune di Corte Golgi sono disponibili due aziende agrituristiche e cinque ristoranti, utile consultare il sito del Comune di Corteo Golgi (www.comune.corteno-golgi.bs.it) alla voce “Turismo”.

Ci sono cibi tipici della zona?
Sono molti i prodotti tipici dell’area Camuna dai dolci, alle farine di grano, al miele, al fatulì formaggi di capra affumicato alle bacche di ginepro, al famoso Liquore Genepy. Unico nel suo genere il “cuz”, il piatto più celebre della Valle, fatto di carne di agnello cucinata secondo la tradizione locale, piatto che probabilmente risale ai tempi delle invasioni ungariche del X secolo.

Ci sono altre attrattive nella zona del Museo?
Nel Comune di Corteo Golgi sorge la Chiesa di San Martino Franco le cui origini si posso far risalire al X-XI secolo. Edificata su una collina in località Piazza, da cui si gode un’ottima vista sul Baitone e sull’Adamello, presenta un’architettura di stile romanico. Accanto si erge un piccolo campanile dotato di una campana del 1515.
Una suggestiva frazione di Corteo Golgi è Sant’Antonio, un piccolo borgo che sorge nel punto in cui la Valle di Corteo si stringe maggiormente. È attraversato dal torrente Ogliolo che nasce a quota 1172 metri nella Val Brandet, luogo affascinante per lunghe camminate ed escursioni.
Lughi storicamente rilevanti sono la Chiesa di Sant'Antonio Abate alle Fucine, di impianto barocco, con affreschi del tardo settecento, la Segheria veneziana e il Ponte di Legno.
Da Sant’Antonio si aprono due valli, la Val Brandet e la Valle di Campovecchio in cui sorge La Riserva Valli di S. Antonio che arriva fino a quota 2000 m, in cui vivono camosci, caprioli, cervi, marmotte, volpi, ermellini, scoiattoli, pernici bianche, gufi reali, civette nane e altre specie di uccelli. Si possono trovare esemplari di aquila reale, gallo forcello e gli ultimi esemplari del gallo cedrone. Si possono percorrere itinerari attraverso il bosco, in cui ammirare latifoglie, conifere, prati e pascoli punteggiati dalle tipiche baite in pietra e legno.

Che cosa è il Sentiero Golgi?
Il Sentiero Golgi è un percorso che si sviluppa lungo l’antica via Valeriana, una strada che passando nel bosco collega Corteno Golgi ad Aprica e che Golgi amava percorrere nella sue vacanze estive. Il Sentiero Golgi parte dall’ingresso del Museo. Lungo il sentiero è stato realizzato un percorso biografico con 18 pannelli che illustrano la storia del Nobel e le valenze ambientali dell’area. All’ingresso del Museo in cui si può trovare una brochure che illustra il percorso e il progetto salutistico realizzato da Mountain Fitness®. Scarica qui il pdf della Brochure Sentiero Mountain Fitness®